Il baby-led weaning (svezzamento guidato dal bambino) è una modalità di svezzamento che consiste nell’offrire al bambino cibi che può prendere con le sue mani in modo tale da nutrirsi da solo fin da subito. I cibi possono essere specificatamente preparati per il bambino, ma anche gli stessi che mangiamo noi adulti (in questo caso parliamo di autosvezzamento).
Se offriamo fin da subito al bambino i cibi che mangiamo noi adulti, è fondamentale che in famiglia si segua una dieta sana ed equilibrata (e purtroppo è molto poco probabile…), in particolare senza sale e zucchero aggiunti.
Può essere un’alternativa allo svezzamento con le pappe e consente al bambino di autoregolarsi in base alle proprie necessità. Sarà il bambino a “guidare” lo svezzamento fin dall’inizio. Quando manifesterà il desiderio di portarsi il cibo alla bocca (intorno ai 6 mesi o più tardi), è il momento di iniziare.
Alcuni genitori preferiscono l’autosvezzamento allo svezzamento con le pappe, ma non c’è una modalità giusta o sbagliata di alimentare il bambino e si può anche fare una combinazione delle due modalità, cogliendo i vantaggi pratici dell’una e dell’altra.
FAQ sull’autosvezzamento
1) Quando devo iniziare? Quando il bambino vuole. Intorno ai 6 mesi, ma anche più tardi, il bambino manifesterà interesse per il cibo durante i pasti dei genitori e alla fine proverà a prenderlo e portarselo alla bocca. Quello è il segnale.
2) Posso offrire cibi di diversa consistenza fin da subito? Sì. L’assenza dei denti non è un problema perché i bambini masticano bene con le gengive e riescono a spappolare quei cibi sufficientemente morbidi da poter essere schiacciati tra la lingua e il palato (fai la prova su un piatto per verificare la morbidezza).
3) Come devo offrire il cibo? Come preferisce il bambino. Per gli alimenti cremosi si può usare il cucchiaino. Se il bambino preferisce fare da solo, guidiamolo con pazienza all’uso del cucchiaino. Se vuole usare le mani, lasciamolo provare. Possiamo tagliare a strisce (facilmente manipolabili) i cibi di maggiore consistenza.
4) Quanto deve mangiare il bambino? All’inizio mangerà solo ciò che riesce a gestire, facendo degli assaggi. Ci vorrà parecchio tempo perché mangi in maniera spedita quella che sembra a noi una porzione vera e propria di cibo. Ogni giorno ad ogni pasto il bambino si autoregolerà sulla base delle proprie necessità. L’importante è variare e far sperimentare.
5) Il bambino può soffocarsi? Il rischio è bassissimo. In generale però è sempre opportuno conoscere le norme per prevenire il soffocamento e le manovre di disostruzione da eseguire in età pediatrica (eseguite i corsi di disostruzione programmati da ASL o altri enti). Alcuni alimenti (tondeggianti, cilindrici, gommosi o collosi come caramelle, confetti, nocciole, chicchi d’uva, olive…) devono essere sminuzzati.