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Perché devo sempre prendere un appuntamento? Non sarebbe più comodo venire direttamente?

Dare appuntamenti per noi è un lavoro in più, ed anche gravoso: in fondo siamo comunque in ambulatorio, potremmo farne a meno. L’alternativa però è fare come negli anni ’50, quando si andava dal dottore, si prendeva “il numero” e si faceva la fila. Il rischio è di aspettare anche ore, e con i bambini non è certo simpatico. Il sistema degli appuntamenti è un modo di rendere la visita al vostro bambino meno gravosa possibile.

E se arrivo in ritardo?

Ci mettete in difficoltà perché o vi mandiamo via o facciamo una visita frettolosa, o accumuliamo ritardo. Pochi minuti per ciascuno significa ritardi di ore a fine giornata: non crediamo vi piacerebbe aspettare due ore perché diversi genitori prima di voi hanno fatto tardi.

E se non vengo? Posso fare a meno di avvertire?

Se non venite senza avvertirci rubate il posto a un bambino che ha bisogno e che deve aspettare inutilmente: non è il caso.

E se ho una urgenza? Posso venire di corsa?

Anche in questo caso se potete avvertite, anche perché non sempre ciò che a voi sembra una urgenza non può aspettare una o due ore. Ad ogni modo potete sempre venire: verrete valutati ed aspetterete più o meno, come al Pronto Soccorso. Ma facendo così ci fate saltare tutti gli appuntamenti, cercate per favore di farlo solo in situazioni eccezionali.

E voi siete sempre in orario?

Ci piacerebbe dire di sì, ma sarebbe una bugia. Noi ci proviamo e spesso ci riusciamo. Ma se siamo in ritardo non è mai perché siamo arrivati tardi o siamo andati a prendere un caffè: è che ci sono state urgenze inaspettate, o un caso grave che ha chiesto del tempo.

Perché il telefono è spesso occupato o non risponde?

Perché nel nostro ambulatorio curiamo quasi 4000 bambini, e per di più alcuni telefonano senza motivo. Se il telefono dà libero significa che ci sono più di 6 chiamate contemporaneamente. Riprovate senza perdere la calma.

Posso contattarvi per mail?

No. Abbiamo una mail ma serve SOLO se ci dovete spedire documenti (esempio analisi fatte, oppure la richiesta di ricette già decise dal pediatra, eccetera). Altrimenti dovremmo aprire le mail continuamente e non una volta al giorno, invece che visitare i bambini. La mail (per l’uso che abbiamo detto) è studioiqbal@libero.it

Fate visite a casa?

Sì, fa parte del nostro lavoro. Ma le facciamo quando riteniamo che sia meglio per il bambino (meglio: non più comodo). Tenete conto che la pediatria è cambiata e ciò che si curava a casa 30 anni fa necessita oggi di esami, che possono essere fatti solo in ambulatorio: nessun bambino dovrebbe ricevere più antibiotici per un mal di gola senza un tampone, nessun bambino piccolo dovrebbe essere lasciato con la febbre senza sintomi senza fare esami del sangue. In tutto il mondo le visite a casa sono usate sempre meno, quasi mai. Noi lavoriamo con in testa la sicurezza del vostro bambino: fidatevi.

Dite che il vostro è un ambulatorio attrezzato. Fate esami? Quali?

Esami del sangue (emocromo, PCR), esame urine, pulsiossimetria, prove allergologiche, tampone faringeo, otoscopia pneumatica, impedenziometria, spirometria, e poi screening come podoscopia e scoliometria.

Vengono fatti a tutti i bambini, su richiesta dei genitori o per controllo?

Naturalmente no. Vengono fatti solo a casi selezionati, decisi dal pediatra quando ce ne è bisogno.

E vi fate pagare per questo?

No.

Può uscire con la febbre?

Ma certo che sì. Le malattie non vengono dal freddo o dall’umido, ma da virus e batteri. In Scozia e a Milano ci sono altrettanti bambini malati che a Napoli. Del resto se la febbre è così alta da farvi paura andreste certamente al Pronto Soccorso…facendolo uscire.

L’asilo fa male?

E’ vero che chi ci va si ammala in media assai di più (per via dei contagi, non perché escono al mattino!). Ma i vantaggi della socializzazione sono tanti che in genere ne vale la pena.

E’ vero che i vaccini fanno male?

Ne parliamo meglio nella sezione vaccinazioni. Ovviamente i vaccini hanno effetti collaterali, come qualsiasi medicina, ma non farli è assai più pericoloso, salvo casi particolari. Tipicamente appena sui giornali si sa di un caso grave di malattia tutti corrono a vaccinarsi: è che non si parla abbastanza delle malattie infettive e se ne è persa la memoria, proprio grazie ai vaccini che le hanno assai ridotte.

E che danno l’autismo?

Questa è una colossale sciocchezza. Tutte le ricerche mondiali lo escludono, e nei Paesi dove questa paura ha provocato purtroppo un calo delle vaccinazioni, l’autismo è in aumento come negli altri. Del resto l’autismo è causato da un danno avvenuto molto presto, probabilmente in gravidanza.  Purtroppo i sintomi diventano evidenti verso l’anno e  mezzo, e viene naturale prendersela con i vaccini fatti da poco.